Nome scientifico: Arvicola amphibius
DESCRIZIONE
Mammifero terrestre ma visceralmente legato all’ambiente acquatico, presenta un pelo scuro sul dorso e più chiaro verso le parti inferiori. Ha una coda non molto lunga (circa metà del corpo), il musetto arrotondato con due piccole orecchie e delle vibrisse pronunciate. Il pelo è impermeabile (idrofobo) e garantisce un ottimo isolamento termico.
COMPORTAMENTO
Presente in divere tipologie di ambienti umidi, è stata osservata lungo le risorgive, i fiumi e canali di pianura e anche lungo la gronda lagunare in acque salmastre. Oltre che da rapaci diurni (soprattutto il Gufo comune) e notturni (soprattutto il Barbagianni), l’arvicola è preda preferita dai mustelidi. E’ capace di rimanere in immersione anche per 30 secondi. Costruisce delle tane sotterranee, raggiungibili però anche da gallerie prossime all’acqua. Le tane sono rivestite di fieno e peli, per isolarle. Talvolta, l’arvicola le riempie anche di cibo per i periodi più freddi o piovosi.
ALIMENTAZIONE
Piante acquatiche e loro bulbi, radici e semi ma anche qualche girino e qualche invertebrato.
ZONA DI AVVISTAMENTO AL PARCO DELLA STORGA
Diverse presenze di arvicola sono state rilevate nella risorgiva del Piavon e lungo il corso d’acqua che costeggia Via Cal di Breda.
CURIOSITA’
E’ un buon bioindicatore, prediligendo acque di risorgiva fresche e pulite.