Nome scientifico: Squalius squalus Nome dialettale: Scual
DESCRIZIONE
La taglia massima è di circa 60 cm per un peso massimo superiore ai 3 kg. Raggiunge le massime dimensioni nei grandi laghi italiani. Nella Storga rimane di dimensioni molto inferiori. Si tratta di una specie diffusa praticamente in tutti gli ambienti d’acqua dolce, dai torrenti ai grandi fiumi, ai laghi. L’habitat preferito comunque sono le acque correnti dei fiumi a fondo di sabbia e ciottoli.
COMPORTAMENTO
I giovani formano piccoli gruppi, gli adulti hanno abitudini più solitarie. La riproduzione avviene in tarda primavera (maggio-giugno) vicino a riva: le uova, gialle e molto piccole (0,7 mm) sono deposte su massi e tronchi sommersi, oppure sul fondo ghiaioso, e si schiudono entro una settimana. Lo sviluppo è mediamente lento: la maturità sessuale giunge a 3-4 anni nei maschi e a 4-5 anni nelle femmine.
ALIMENTAZIONE
Invertebrati bentonici come larve, insetti, crostacei. Alquanto vorace, la sua ampia bocca gli permette di ingoiare anche prede di una certa dimensione come persino altri piccoli pesci.
ZONA DI AVVISTAMENTO AL PARCO DELLA STORGA
La sua presenza è piuttosto comune, quasi ogni pesce facilmente osservabile lungo il Piavon o la Storga è con grande probabilità un cavedano.
CURIOSITÀ
Questa specie è endemica dell’Italia e di parte della fascia costiera dalmata. Tutti i cavedani d’Italia non appartenenti alla specie Squalius lucumonis, molto localizzata, ed eccettuate alcune popolazioni di Squalius cephalus di origine alloctona, appartengono a questa specie. La validità della specie S. squalus è stata accertata solo di recente mentre prima veniva considerata specie unica con S. cephalus. Il carattere più facilmente rilevabile è la colorazione delle pinne ventrali e della pinna anale che è grigia (o trasparente negli individui giovani) mentre nel cavedano europeo sono rossicce.