Nome scientifico: Mustela nivalis 

DESCRIZIONE

Piccola. Lunga meno di 30 centimetri, di cui 4 centimetri di coda. Ha il corpo snello ricoperto da un pelame soffice di colore fulvo sul dorso e grigio bianco sul ventre. Ha zampe corte, unghie aguzze e orecchie larghe. Molto mobile e rapida nei movimenti, Corre-salta come un rapidissimo bruco tratteggiando il suo percorso in modo sinuoso.

COMPORTAMENTO

Benchè nei pollai possa compiere autentiche stragi di galline. In ambiente naturale compie una’opera benefica di selezione sui piccoli animali e talvolta anche sui giovani di specie di grande mole. La sua opera di prelievo tende ad aumentare nei riguardi di alcuni animali introdotti dall’uomo come lepri e fagiani.

ALIMENTAZIONE

Preda strenuamente  molti roditori presenti diminuendo la loro popolazione nelle campagne. è nota la sua capacità d’introdursi nelle tane dei topi e delle talpe per cacciarli anche nelle gallerie più nascoste.

ZONA DI AVVISTAMENTO AL PARCO DELLA STORGA

I rilievi sono stati piuttosto limitati, ma ciò è nella norma in quanto la specie è difficilmente osservabile. Un individuo è comparso in prossimità di due grandi edifici abbandonati. Usciva dal folto della vegetazione ed apparentemente stava seguendo a balzi una preda. Resti scheletrici di un altro individuo sono stati trovati  tra le borre di un barbagianni che ha sostato nell’area per un po’ di tempo. La specie deve essere comunque presente in maniera adeguata alla Storga data la naturalità dell’ambiente. Le difficoltà nel rilevarla sono collegate come al solito alle sue abitudini molto schive ed al fatto che caccia di notte.

CURIOSITÀ

Nonostante la piccola mole la donnola si erge ad esempio di ferocia e di capacità predatoria. Essa è in grado di predare con successo animali molto più grandi di lei e talvolta non esita a prendersela con grossi uccelli che muoiono con la donnola passeggera che morde loro il collo nell’ultimo tentativo di volo. La donnola pare essere in rarefazione in gran parte del suo areale.