Nome scientifico: Garrulus glandarius
DESCRIZIONE
Livrea composita quella della Ghiandaia con una prevalenza di marrone-grigio sul dorso e sulle parti inferiori, con le ali sfoggianti un azzurro smagliante, picchettato da puntini neri. Lungo poco più di 50 cm, questo uccello non ha abitudini gregarie e lo si vede da solo o al massimo con il partner nel suo volo lineare, forte e sicuro.
COMPORTAMENTO
Predilige le zone eco-tonali tra radure e aree boscate, sia di pianura che di collina. Costruisce un nido appiattito con rami e fili di erba di solito non molto in alto (max 2 metri circa), ammorbidendo il fondo con erba e muschio, deponendovi 5-7 uova grigiastre con puntini neri.
ALIMENTAZIONE
Come tutti i corvidi, dieta molto varia che spazia dalle uova e nidiacei delle altre specie, topi, grossi insetti e larve, arricchendola con frutta e semi (proverbiale il suo rifornimento di ghiande che le è valso il nome).
ZONA DI AVVISTAMENTO AL PARCO DELLA STORGA
Molto diffusa e facilmente rintracciabile lungo tutto il percorso della Storga e nelle radure.
CURIOSITÀ
Come la “cugina” Gazza, anche la Ghiandaia presenta una notevole capacità di imitare il richiamo di altre specie. Dal folto del bosco, sopra un frassino o un pioppo bianco, ecco allora giungere un richiamo un po’ strano e veder volare, nel guizzo suo azzurro, un esemplare di Ghiandaia. Rumorosa quando minacciata, è invece completamente silenziosa in volo.