Nome scientifico: Cottus gobio Nome dialettale: Marson
DESCRIZIONE
Non supera i 15 cm di lunghezza ma generalmente è più piccolo. Ha un aspetto così caratteristico da essere inconfondibile, infatti ha una testa enorme, appiattita con due occhi anch’essi molto grandi e ravvicinati, inoltre la testa appare “spinosa” dato che è ricoperta di piastre ossee. Una grande spina appuntita è posta sull’opercolo branchiale, un’altra sul preopercolo. Le pinne pettorali sono molto grandi e tenute sempre aperte, le dorsali sono due di cui la prima molto bassa, spinosa e molto più breve della seconda. La colorazione è sui toni del marrone o del verdastro con macchie e marezzature più scure. Le pinne hanno fasce concentriche più scure.
COMPORTAMENTO
È una specie tipica di acque pulite e ossigenate. Notturno, di giorno ama vivere nascosto sotto i sassi, dove si costruisce una tana ben riparata. È considerato un utile indicatore della qualità dell’acqua, infatti non tollera acque inquinate, nemmeno parzialmente.
ALIMENTAZIONE
Invertebrati bentonici come larve, insetti, crostacei. Alquanto vorace, la sua ampia bocca gli permette di ingoiare anche prede di una certa dimensione come persino altri piccoli pesci.
ZONA DI AVVISTAMENTO AL PARCO DELLA STORGA
La sua presenza è piuttosto limitata, anche nei fossati marginali dove piccole polle sorgive alimentano il corso con acqua più pura. A maggior ragione manca nei tratti del fiume dove maggiormente si depositano carichi organici, mentre è ancora presente dove l’altezza dell’acqua è minore e il fondo è composto da sabbie, ghiaia o sassi. La specie è del resto diminuita in tutti i fiumi trevigiani a causa dell’inquinamento.
CURIOSITÀ
Fino a qualche decennio fa intere generazioni di bambini trevigiani si sono dilettati a catturarlo da sotto le pietre. Anche lo scazzone era posto in vendita al mercato di Treviso, poiché evidentemente raccolto in grande quantità, ma gli storici del secolo scorso affermano sempre che era cibo acquistato solo dai ceti meno abbienti..