Si sente parlare molto della devastazione dell’ambiente, di inquinamento, di cambiamenti climatici. La coscienza ambientale è cresciuta di pari passo alla corruzione del paesaggio. I temi trattati dai vari laboratori sono di estrema attualità e il contesto del Parco della Storga offre l’occasione unica di entrare in contatto con un luogo senza tempo, una sorta di archivio naturalistico dinamico perfettamente conservato, capace di fungere da paradigma con la realtà del passato e quella presente.
Le attività concepite per i laboratori dei ragazzi delle superiori hanno obiettivi specifici, funzionali, concreti; sono previste delle ricadute pratiche, delle raccolte dati, delle narrazioni video/artistiche da conservare nell’archivio del Polo Educativo Permanente presente negli spazi della Storga. Non sono solo esperienze legate all’apprendimento, alla scoperta delle proprie preferenze e inclinazioni, ma un contributo concreto utile per valorizzare l’ambiente circostante nel pieno rispetto della sua integrità.
Tante sono le declinazioni possibili per una lettura del paesaggio offerto dal Parco.
Non si tratta solo di “GIOCHI DI UNA VOLTA” ma anche di immaginare tutti i modi in cui è entusiasmante ed educativo passare il tempo usando con fantasia ciò che spontaneamente il bosco ci offre. Ogni ragazzo realizzerà un proprio gioco con le sue mani.
Orientare una mappa, saper valutare la morfologia del terreno e la sua vegetazione, saper usare le scale di rappresentazione, e costruire una legenda funzionale al tracciato. Esperienza sulla costruzione e rappresentazione su mappa di un tracciato di orienteering, e prova pratica di piccola gara a squadre del percorso.
Scoprire cosa c’è sotto di noi, quali misteriosi silenzi e cavità si aprono nella perlustrazione di grotte ed anfratti; scoprire quanta passione alberga nell’animo degli speleologi, quante esperienze hanno accumulato e messo a disposizione per chi sente il muto ed irresistibile richiamo delle profondità. Con la preziosa collaborazione del “Gruppo Grotte Treviso” e della associazione La Venta.
Esperienza alla scoperta dei luoghi interessanti del parco con l’ausilio dei telefoni cellulari e delle applicazioni di geolocalizzazione per raggiungere il punto esatto in cui superare delle prove a tema naturalistico, in un gioco a squadre che in autonomia porterà gruppi di 5-6 ragazzi a percorrere le dieci tappe che porteranno all’arrivo. I partecipanti saranno liberi di muoversi da soli nel Parco, seguiti dalla base da guide esperte che vedranno i loro movimenti sullo schermo di un computer.
Passeggiata naturalistica alla scoperta di colori, suoni e profumi del Parco della Storga, muniti di quaderno per eventuali appunti o impressioni da raccogliere cammin facendo. Al termine, visita alla mostra fotografica sul mondo sotterraneo allestita presso la sede del Gruppo Grotte Treviso, in collaborazione con l'associazione geografica La Venta.
Come funziona un fiume di risorgiva, che animali e piante ci vivono, scoperta di specie bioindicatrici. Pesca dei macroinvertebrati e/o piccoli pesci presenti lungo la Storga con successiva osservazione tramite apposite vaschette con fondo bianco degli organismi pescati. Valutazione della quantità e qualità del pescato con relative riflessioni sullo stato di salute del fiume.
Un laboratorio teatrale, un’esperienza minima ma immersiva ed intensiva nel teatro di figura. Attraverso l'uso delle ombre, dietro o sopra un semplice lenzuolo si proporrà ai ragazzi di dare vita ad un racconto d’invenzione. i ragazzi in piccoli gruppi creeranno la storia e le sagome dei personaggi, e infine daranno loro voce. Qualsiasi personaggio, qualsiasi voce, qualsiasi storia. I ragazzi avranno a disposizione fogli di cartoncino nero, carta, forbici, matite e l’aiuto di un narratore esperto.
Provare a catturare con la concentrazione del segno di cui siamo capaci alcuni tratti del paesaggio o degli elementi che ci circondano. Non è importante il risultato quanto il senso di onestà di un “diario minimo” che ci fissi in quel processo sorprendente e misterioso che ci consente di passare dall’occhio al cervello e dalla mano al foglio: non c’è giudizio, non c’è errore.
Viaggio nella memoria del luogo, la pazzia come luogo della creatività e della verità. Storie di Folli che ci hanno regalato visioni di verità possibili (Gino Rossi, Ligabue…). La pazzia come luogo della creatività e della verità. Le storie dei folli si infilano nelle crepe dei muri che li hanno ospitati, sibilano dalle fessure degli infissi, s’incagliano tra le rughe degli alberi che li hanno visti vagare; le storie dei folli rimangono dove sono state rinchiuse... cercano ancora qualcuno che le ascolti...
Il nostro gioco Escape-box! Ci troviamo in un futuro meraviglioso in cui i grandi problemi sono stati tutti risolti (problema climatico, energetico, sociale, psicologico), ma per tornare indietro e spiegare ai nostri contemporanei come arrivare a quel futuro (che non è l’unico possibile), dobbiamo risolvere delle prove e trovare la chiave, la chiave però si dà solo se siamo sicuri del percorso giusto per arrivare al futuro che vorremmo.
Una serie di attività legate all’apicoltura che mirano alla conoscenza delle api e di alcuni insetti impollinatori. Le attività sono modulari e possono essere scelte dall’insegnante in base alle esigenze della classe. Progetto in collaborazione con Azienda Agricola Sergio Perandin apicoltore.
La Storga è un fiume di risorgiva, ovvero acqua sotterranea che ritrova il suo corso superficiale grazie all’argilla: ultimo e finissimo minerale scomposto. E l’argilla prende forma, docile alla pressione delle dita degli animali di riva e alle nostre mani che imparano a modellarla. Realizzeremo anche noi un oggetto di creta cruda da portare a casa. Ognuno, con l’aiuto di un esperto, si sporcherà le mani d'argilla e creerà una sua scultura.
I percorsi letterari e poetici consistono in una passeggiata nel parco o all'aperto nei dintorni della scuola, scanditi da stazioni di lettura e ascolto dei testi dei vari autori proposti; che ci accompagneranno alla scoperta del profondo e forse indissolubile legame che esiste tra la manifestazione di parola umana e Natura.
Il nostro laboratorio di video-imaging! Realizzazione di un video girato con un cellulare di un angolo particolarmente significativo della Storga, con aspetti naturalistici, paesaggistici, storici (ad esempio le case abbandonate, l’ex brefotrofio, ecc.), dopo aver effettuato una passeggiata naturalistica ed aver conosciuto meglio l’ambiente.
Attraverso lo studio di casi di evoluzione della storia naturale (si veda ad esempio la botanica), riflettiamo sul percorso di senso seguito da questo aspetto della realtà, traendo degli esempi diretti dal parco della Storga. Ci divideremo in gruppi per sostenere una posizione e costruiremo una sorta di dibattito, portando, grazie alle conoscenze dei ragazzi e a informazioni che verranno fornite agli studenti
Vi daremo carta bianca e nera e poi pennarelli neri con punta fine, media, grossa piatta, fusaggine e matite bianche; pennelli e pennini di varia misura, china nera, color seppia e rossa. Non abbiate timore di dissimulare la vostra scrittura, di impedirne la leggibilità e snaturarne l'ortografia. Pensato che avrete un verso o una breve frase - ispirata dalla vostra esperienza o dall'ambiente nostro fluviale - da quel momento quel verso sarà il vostro giocattolo di scrittura creativa. Affinché l'immagine che si dà prevalga sul testola proveremo in vari modi, perché è più importante il "come" del "cosa".
Il racconto accompagna da sempre la storia dell’uomo in ogni tempo e in ogni civiltà. Il lavoro, svolto a gruppetti, porterà a tessere una narrazione, che potrà essere condivisa con i compagni. L’attività mira a sperimentare cosa significhi lasciarsi andare al genio creativo, vivere l’ispirazione, esporsi senza temere il giudizio. Un piccolo seme che porterà frutto nel tempo, quando ci sarà “il panico da interrogazione” o il blocco da foglio bianco. Sul momento, vivremo il brivido di scoprirsi, nella doppia accezione: esporsi, sporgersi dal balcone dell’essere e disvelare, accorgersi di aspetti di sé di cui non si era ancora consapevoli disseminati nella nostra stessa narrazione. Divertimento e sorpresa. Di noi stessi e degli altri.