Veniamo noi a scuola!

I laboratori de “La Storga va in classe” puntano alla concretezza ed utilità: attraverso un approccio scientifico alle varie tematiche proposte, la classe ha la possibilità di ottenere risultati verificabili e indicizzabili per costruire delle statistiche nel corso del tempo.
Viene sempre e comunque lasciato ampio spazio a possibili proposte e/o variazioni rispetto al progetto iniziale da parte degli insegnanti, avendo ben presente l’importanza di personalizzare il più possibile le azioni da compiere.

I laboratori hanno una durata di 2 ore

2024-09-15T11:55:19+02:00

Microscopri

Alla scoperta del molto piccolo con l’utilizzo di una lente di ingrandimento per bambino e l’utilizzo di un tablet collegato a smartphone per proiettare (e, in caso, salvare) le immagini più interessanti: cortecce, licheni, insetti, muschi, fiori, ecc. scrutati da molto vicino dai ragazzi in passeggiata.

2024-08-10T17:42:46+02:00

Cassette nido

Questo laboratorio consiste nella costruzione di alcune cassette nido studiate per uccelli di diverse dimensioni, dalla piccola taglia a quelle per rapaci e pipistrelli, assemblando manualmente dei pezzi di legno secondo un progetto e utilizzando cacciaviti, martelli e chiodi e altri attrezzi per il bricolage. Accanto al lavoro manuale, oggetto altrettanto preminente del laboratorio è il contenuto scientifico che ci farà scoprire abitudini, caratteristiche e curiosità di alcune specie di uccelli che frequentano il Parco della Storga.

2024-02-20T11:48:50+01:00

Le storie che ci leggono

Attraverso lo studio di casi di evoluzione della storia naturale (si veda ad esempio la botanica), riflettiamo sul percorso di senso seguito da questo aspetto della realtà, traendo degli esempi diretti dal parco della Storga. Ci divideremo in gruppi per sostenere una posizione e costruiremo una sorta di dibattito, portando, grazie alle conoscenze dei ragazzi e a informazioni che verranno fornite agli studenti

2024-02-20T11:48:46+01:00

Calligrafia liberi fiumi

Vi daremo carta bianca e nera e poi pennarelli neri con punta fine, media, grossa piatta, fusaggine e matite bianche; pennelli e pennini di varia misura, china nera, color seppia e rossa. Non abbiate timore di dissimulare la vostra scrittura, di impedirne la leggibilità e snaturarne l'ortografia. Pensato che avrete un verso o una breve frase - ispirata dalla vostra esperienza o dall'ambiente nostro fluviale - da quel momento quel verso sarà il vostro giocattolo di scrittura creativa. Affinché l'immagine che si dà prevalga sul testola proveremo in vari modi, perché è più importante il "come" del "cosa".

2024-02-20T11:48:39+01:00

Cosa vi racconto di me?

Il racconto accompagna da sempre la storia dell’uomo in ogni tempo e in ogni civiltà. Il lavoro, svolto a gruppetti, porterà a tessere una narrazione, che potrà essere condivisa con i compagni. L’attività mira a sperimentare cosa significhi lasciarsi andare al genio creativo, vivere l’ispirazione, esporsi senza temere il giudizio. Un piccolo seme che porterà frutto nel tempo, quando ci sarà “il panico da interrogazione” o il blocco da foglio bianco. Sul momento, vivremo il brivido di scoprirsi, nella doppia accezione: esporsi, sporgersi dal balcone dell’essere e disvelare, accorgersi di aspetti di sé di cui non si era ancora consapevoli disseminati nella nostra stessa narrazione. Divertimento e sorpresa. Di noi stessi e degli altri.

2024-02-20T11:48:03+01:00

L’argilla, il fango, il fiume

Questa è in fondo una sfida d’immersione nel paesaggio. La Storga, come la maggior parte dei corsi d’acqua dalle nostre parti, è un fiume di risorgiva, ovvero acqua sotterranea che ritrova il suo corso superficiale grazie all’argilla: ultima e finissimo minerale scomposto. E l’argilla prende forma, docile alla pressione delle dita degli animali di riva e alle nostre mani che hanno imparato a modellarla e a cuocerla. Da allora ci accompagna in ogni luogo col suo acciottolio. Raccoglieremo così in passeggiata delle impressioni mentali da tradurre in impressioni manuali: a partire da un elemento naturale realizzeremo un piccolo oggetto di creta cruda da portare a casa. Ognuno, con l’aiuto di un esperto, si sporcherà le mani d'argilla e creerà una sua piccola scultura.

2024-08-08T17:11:43+02:00

Insetti senza frontiere

Gli impollinatori non sono solo le api da miele! I prati sembrano oggi spopolarsi si specie animali e vegetali: costruiamo insieme una casetta per gli insetti e facciamo delle bombe di semi di piante da fiore nostrane, da lanciare nelle zone incolte vicino alla scuola per accrescere la biodiversità.

2024-09-15T11:40:02+02:00

Giochi di legno

Non si tratta solo di “GIOCHI DI UNA VOLTA” ma anche di immaginare tutti i modi in cui è entusiasmante ed educativo passare il tempo usando con fantasia ciò che spontaneamente il legno che bosco ci offre. Ognuno realizzerà un proprio gioco con le sue mani.

2024-08-08T17:10:41+02:00

Casetta nido

Costruzione di una casetta nido per uccelli di piccola taglia (come la cinciallegra), assemblando manualmente pezzi di legno già predisposti con martelli, chiodi, cacciaviti, avvitatori, cacciaviti.

2024-07-08T13:42:35+02:00

Gli alieni siamo noi

LA STORGA VA IN CLASSE - GLI ALIENI SIAMO NOI - Qual è la differenza tra autoctono e alloctono? Perchè e come negli ultimi secoli tante piante e animali esotici sono arrivati ed hanno preso dimora stabile alle nostre latitudini. Questo è bene o male?

2024-07-08T13:42:48+02:00

Il ciclo dell’acqua

LA STORGA VA IN CLASSE - IL CICLO DELL'ACQUA - Rivolto ai bambini della scuola primaria. Si fornirà uno sguardo essenziale sull'acqua, su cosa questo bene significhi per tutti gli esseri, quanto anche dandolo per scontato non lo sia. In particolare si farà riferimento alla vita dei fiumi che nascono e muoiono nello stesso momento.

2024-02-20T11:47:24+01:00

I lunatici – Storie dal manicomio di Treviso

LA STORGA VA IN CLASSE - I LUNATICI - Storie dal manicomio di Treviso. Rivolto ai ragazzi della scuola superiore. Le storie dei folli si infilano nelle crepe dei muri che li hanno ospitati, sibilano dalle fessure degli infissi, s'incagliano tra le rughe degli alberi che li hanno visti vagare; le storie dei folli rimangono dove sono state rinchiuse... cercano ancora qualcuno che le ascolti...