In un contesto di sicurezza e serenità, l’offerta formativa rivolta ai bambini e alle bambine della Scuola dell’Infanzia è anzitutto l’insegnamento al rispetto della Natura e alla meraviglia che custodisce, oltre che il benessere fisico, la riattivazione dell’ascolto, della scoperta, il senso della corporeità risvegliato dal vento, dal sole, dai profumi che si addensano nei percorsi del Parco, l’importanza del gruppo, del farvi parte, di seguire la fila e di cominciare, piano piano, a sentirsi unici in mezzo al verde del bosco, all’argento dell’acqua.
I tanti aspetti naturalistici presenti in questo contesto costituiscono altrettanti espedienti pedagogici legati all’ascolto, allo spazio per la metabolizzazione delle emozioni, alle pause, al fondamentale approccio al silenzio chiassoso del bosco, all’ascolto delle storie, alle golose merende seduti sotto agli alberi, i veri maestri…
La misura è la chiave fondamentale per offrire ai bambini dell’Infanzia un’esperienza che lasci un piacevole e costruttivo ricordo e il Parco della Storga è a misura di bambino!
P R O M O Z I O N E ! da novembre 2024 a febbraio 2025 l’intervento in classe avrà uno sconto del 10%
Costruzione di una casetta nido per uccelli di piccola taglia (come la cinciallegra), assemblando manualmente pezzi di legno già predisposti con martelli, chiodi, cacciaviti, avvitatori, cacciaviti. A partire dalla quarta primaria.
Non si tratta solo di “GIOCHI DI UNA VOLTA” ma anche di immaginare tutti i modi in cui è entusiasmante ed educativo passare il tempo usando con fantasia ciò che spontaneamente il legno che bosco ci offre. Ognuno realizzerà un proprio gioco con le sue mani.
Costruzione di una casetta nido per uccelli di piccola taglia (come la cinciallegra), assemblando manualmente pezzi di legno già predisposti con martelli, chiodi, cacciaviti, avvitatori, cacciaviti.
Scoprire cosa c’è sotto di noi, quali misteriosi silenzi e cavità si aprono nella perlustrazione di grotte ed anfratti; scoprire quanta passione alberga nell’animo degli speleologi, quante esperienze hanno accumulato e messo a disposizione per chi sente il muto ed irresistibile richiamo delle profondità. Con la preziosa collaborazione del “Gruppo Grotte Treviso” e della associazione La Venta.
Viaggio nella memoria del manicomio di Treviso. La pazzia come luogo della creatività e della verità. Storie di Folli che ci hanno regalato visioni di verità possibili (Gino Rossi, Ligabue…). Le storie dei folli si infilano nelle crepe dei muri che li hanno ospitati, sibilano dalle fessure degli infissi, s’incagliano tra le rughe degli alberi che li hanno visti vagare; le storie dei folli rimangono dove sono state rinchiuse... cercano ancora qualcuno che le ascolti...
Attraverso lo studio di casi di evoluzione della storia naturale (si veda ad esempio la botanica), riflettiamo sul percorso di senso seguito da questo aspetto della realtà, traendo degli esempi diretti dal parco della Storga. Ci divideremo in gruppi per sostenere una posizione e costruiremo una sorta di dibattito, portando, grazie alle conoscenze dei ragazzi e a informazioni che verranno fornite agli studenti
Vi daremo carta bianca e nera e poi pennarelli neri con punta fine, media, grossa piatta, fusaggine e matite bianche; pennelli e pennini di varia misura, china nera, color seppia e rossa. Non abbiate timore di dissimulare la vostra scrittura, di impedirne la leggibilità e snaturarne l'ortografia. Pensato che avrete un verso o una breve frase - ispirata dalla vostra esperienza o dall'ambiente nostro fluviale - da quel momento quel verso sarà il vostro giocattolo di scrittura creativa. Affinché l'immagine che si dà prevalga sul testola proveremo in vari modi, perché è più importante il "come" del "cosa".
Il racconto accompagna da sempre la storia dell’uomo in ogni tempo e in ogni civiltà. Il lavoro, svolto a gruppetti, porterà a tessere una narrazione, che potrà essere condivisa con i compagni. L’attività mira a sperimentare cosa significhi lasciarsi andare al genio creativo, vivere l’ispirazione, esporsi senza temere il giudizio. Un piccolo seme che porterà frutto nel tempo, quando ci sarà “il panico da interrogazione” o il blocco da foglio bianco. Sul momento, vivremo il brivido di scoprirsi, nella doppia accezione: esporsi, sporgersi dal balcone dell’essere e disvelare, accorgersi di aspetti di sé di cui non si era ancora consapevoli disseminati nella nostra stessa narrazione. Divertimento e sorpresa. Di noi stessi e degli altri.
I percorsi letterari e poetici consistono in una passeggiata nel parco o all'aperto nei dintorni della scuola, scanditi da stazioni di lettura e ascolto dei testi dei vari autori proposti; che ci accompagneranno alla scoperta del profondo e forse indissolubile legame che esiste tra la manifestazione di parola umana e Natura.
Esempi di macchinari per la smielatura usati in apicoltura, esperimento sulla densità del miele, la fusione della cera, esperimenti sul volo e la portanza. L’attività finirà con una riflessione collettiva sull’attività dell’uomo, quanto ha imparato dalla natura e quanto è indissolubilmente legato agli altri esseri viventi e alla terra.
Lezione frontale interattiva riguardante le api come bioindicatori e produttori di miele e altri prodotti. Il miele, il polline, la pappa reale, la propoli e il veleno d’api da cosa sono composti e come vengono prodotti. L’inquinamento ambientale e gli alimenti. Assaggio dei mieli e del polline con successiva riflessione collettiva sull’importanza degli alimenti e dalla loro qualità. La Lezione terminerà con una riflessione collettiva sull’impronta ecologica dell’uomo.
La Storga è un fiume di risorgiva, ovvero acqua sotterranea che ritrova il suo corso superficiale grazie all’argilla: ultimo e finissimo minerale scomposto. E l’argilla prende forma, docile alla pressione delle dita degli animali di riva e alle nostre mani che imparano a modellarla. Realizzeremo anche noi un oggetto di creta cruda da portare a casa. Ognuno, con l’aiuto di un esperto, si sporcherà le mani d'argilla e creerà una sua scultura.
Il nostro gioco Escape-box! Ci troviamo in un futuro meraviglioso in cui i grandi problemi sono stati tutti risolti (problema climatico, energetico, sociale, psicologico), ma per tornare indietro e spiegare ai nostri contemporanei come arrivare a quel futuro (che non è l’unico possibile), dobbiamo risolvere delle prove e trovare la chiave, la chiave però si dà solo se siamo sicuri del percorso giusto per arrivare al futuro che vorremmo.